Come può un imprenditore affermare la propria leadership e motivare i propri dipendenti?

Che dipendenti motivati e felici lavorino di più e meglio è un’evidenza da sempre sotto gli occhi di tutti. Da qualche anno a questa parte – fortunatamente – sempre più imprenditori e manager hanno iniziato a prendere seriamente in considerazione la felicità e la motivazione delle persone che collaborano al successo del business.

La motivazione di dipendenti e collaboratori, infatti, è un fattore che impatta direttamente sui livelli di produttività e di redditività dell’impresa e, indirettamente, ha effetti anche sulla brand reputation e sul sentiment del brand (quanto si parla, come si parla e soprattutto cosa dicono della tua azienda sia online che offline).

Un buon leader deve riuscire a motivare le persone che lavorano con lui e guidare l’intera organizzazione nel raggiungimento degli obiettivi.

Perché un imprenditore-leader deve anche essere un motivatore

Chi, come noi, fa impresa lo sa bene: il maggior valore aggiunto di un’azienda è dato proprio dalle persone che ne fanno parte, dal modo in cui lavorano e si sentono parte del contesto aziendale. E lo sa perché ogni giorno vede, sente e sperimenta in prima persona il modo in cui dipendenti, manager e collaboratori producono risultati mettendo le proprie risorse al servizio dell’azienda. O, al contrario, fanno un gran casino, generando problemi anziché risolverli e mancando gli obiettivi aziendali anziché centrarli.

Ora, è evidente che quando in azienda le persone non producono risultati, la produttività precipita e la frustrazione aumenta.

Ma se le persone non producono risultati perché non si sentono sufficientemente motivate a farlo, la colpa è anche dell’imprenditore, che deve avere il coraggio e la responsabilità di guardare in faccia la realtà e riconoscere i segnali del malessere dei suoi collaboratori, anche quando si tratta semplicemente di un calo di attenzione o di coinvolgimento verso la vision e gli obiettivi aziendali. Ovviamente, a patto che si voglia essere un vero leader e il datore di lavoro che tutti i dipendenti sognano.

Lo so che quello che ho appena scritto non ti piace e stai pensando che non può essere colpa tua se i tuoi dipendenti vengono a lavoro solo per timbrare il cartellino e guardare il monitor del PC, aspettando che si faccia l’ora giusta per spegnere tutto e andare finalmente via.

E allora ti dico: anche io, da imprenditore, mi sono ritrovato in passato in una situazione simile e probabilmente anche io, oggi, nei tuoi panni, sarei tentato di pensare che un imprenditore deve fare l’imprenditore del suo business, e non il motivatore dei suoi dipendenti.

Allo stesso tempo, ti invito a considerare un dato: l’epoca della leadership autoritaria è finita da un pezzo.

Il capo boss ha lasciato il posto all’imprenditore leader, l’unico veramente possibile in un contesto in cui i lavoratori sono sempre più esigenti, informati, attenti e pronti a rivendicare i propri diritti.

Perciò, che la cosa ti alletti o che, al contrario, ti risulti difficile da digerire, la verità è questa:

  • per essere un buon imprenditore, devi essere un buon capo;
  • per essere un buon capo, devi essere un buon leader;
  • per essere un buon leader, devi anche saper motivare i tuoi collaboratori.

Infatti, la leadership impatta direttamente sulla fidelizzazione e sulla produttività dei collaboratori, che lavorano bene se sono motivati.

Ma quindi, come fa un imprenditore leader a motivare i suoi dipendenti?

7 modi per motivare i dipendenti

La motivazione in ambito lavorativo si basa sul sentirsi utili.

Sono motivato se so che il mio lavoro è utile ad ottenere un risultato, è apprezzato, valorizzato e contribuisce a far sì che anche tutto il team o l’organizzazione raggiunga l’obiettivo.

La motivazione è intrinseca: viene da noi, da dentro e non da fuori, al punto che sarebbe molto più corretto parlare di automotivazione.

Tuttavia, la motivazione può essere anche stimolata dall’esterno, per mezzo di qualcuno che è in grado di attivare proprio le leve motivazionali a cui siamo più sensibili, e che hanno a che fare col modo in cui siamo fatti e con quello che è più importante per noi (preferiamo ricevere una gratificazione morale o economica per un lavoro ben svolto? Preferiamo modi gentili o più severi da parte dei nostri mentori? Per noi sono più importanti i soldi o gli avanzamenti di carriera?).

Ora che sai di poter stimolare la motivazione dei tuoi collaboratori, come motivare i dipendenti?

Ecco a te un elenco delle 7 cose che devi fare per motivare i dipendenti della tua azienda, essere un buon leader e produrre risultati:

  1. Cura la tua comunicazione

La differenza tra un capo e un leader sta innanzitutto nel fatto che il primo parla, comanda e mortifica, mentre il secondo comunica, chiede e dà feedback. I dipendenti si sentono motivati quando vengono trattati con rispetto ed equità, e quando percepiscono che, da parte del capo, c’è il desiderio di renderli realmente partecipi della vita aziendale, e non di sfruttarli. È perciò essenziale fare attenzione alle parole che si dicono e soprattutto al modo in cui si dicono: evita di dare giudizi di valore e trovare capri espiatori, sii sincero, chiaro ed efficace nella tua comunicazione e, soprattutto, impara a dare feedback.

2) Stabilisci obiettivi ben definiti

In Programmazione Neuro-Linguistica si chiamano obiettivi ben formati, e la loro funzione principale è quella di dettagliare in maniera molto precisa l’obiettivo, così da ridurre al minimo le possibilità di errore, preservare la motivazione e facilitare il raggiungimento del risultato. In azienda, stabilire obiettivi ben formati significa attribuire con estrema chiarezza ruoli, tempi, responsabilità, compiti e risultati attesi per ciascuna risorsa, a ogni livello e funzione. In questo modo, tutti in azienda sanno sempre esattamente cosa devono fare, perché lo fanno e a cosa sono finalizzate le loro azioni. È dimostrato, infatti, che gli obiettivi ben specificati e il coinvolgimento sugli obiettivi aziendali producono performance migliori. Inoltre, confrontarti in via preliminare con i tuoi collaboratori nella fase di definizione degli obiettivi, ti consentirà successivamente di evitare frasi come “Io avrei detto questo…”, “Io avrei fatto così…”, che sono estremamente nocive per l’autostima dei tuoi collaboratori e per la tua reputazione.

3) Premia il merito

Se hai stabilito gli obiettivi in modo chiaro e specifico, non ti sarà difficile verificare chi, tra i tuoi collaboratori, ha ottenuto i risultati attesi e chi, al contrario, li ha mancati. A questo punto, per essere un bravo leader e mantenere alta la motivazione dei tuoi dipendenti, devi fare due cose: dare un feedback a chi non ha centrato l’obiettivo, chiedendo al tuo collaboratore perché non ha ottenuto il risultato (in questo modo, potrai comprendere meglio il modo in cui i tuoi dipendenti funzionano, cioè cosa li motiva); gratificare e premiare chi ha conseguito l’obiettivo, attraverso i sistemi incentivanti che hai scelto per la tua azienda e che sono più adatti al tipo di collaboratore con cui stai interagendo.

4) Sii umano

Prima ancora che imprenditore, sei una persona. Perciò, comportati come tale! Cosa fa un essere umano all’interno di un’azienda? Chiede, fa domande, si interessa, fa parlare e parla anche di passioni, di interessi, di cose e persone diverse da quelle del contesto professionale. Un imprenditore umano osserva i suoi collaboratori e le dinamiche che ne muovono le relazioni, riconosce se un dipendente ha ansie o preoccupazioni, e ne domanda, in maniera sinceramente interessata, le ragioni. In altre parole, sviluppa l’empatia, che aiuta a rendere familiare l’ambiente aziendale e migliora le relazioni e le performance, sia individuali che di gruppo.

5) Apri le porte

Da alcuni studi sulla motivazione, è emerso che tra gli aspetti che più motivano i dipendenti di un’impresa c’è il fatto di sentirsi coinvolti nei problemi dell’azienda. L’appartenenza è, infatti, un aspetto essenziale nelle dinamiche di un’impresa, perché impatta direttamente sul modo in cui i collaboratori si sentono utili alla causa aziendale, e vedono riconosciuto il valore delle proprie opinioni e del proprio contributo. Perciò, se vuoi davvero motivare i dipendenti della tua azienda, spalanca le porte del tuo ufficio e apri la porta al dialogo! Ascolta, confrontati, chiedi pareri, accogli suggerimenti e proposte, specialmente sulle cose più importanti: le decisioni prese a porte chiuse non piacciono a nessuno e, limitandoti a comunicarle a cose fatte lancerai il messaggio che non credi nei tuoi collaboratori e nella loro capacità di partecipare utilmente alla vita aziendale.

6) Cresci e fai crescere

Se parole come formazione e piani di carriera ti sono sconosciute, probabilmente è giunta l’ora di cambiare qualcosa nel modo di gestire i tuoi collaboratori, prima che siano loro a cambiare lavoro! Non garantire la crescita professionale delle persone che lavorano con te è il modo più veloce di allontanarle, perché quando lavori con passione e dedizione in un’azienda che non è in grado o non ha la reale volontà di farti crescere, sia a livello personale che professionale, inevitabilmente sei portato a dartela a gambe levate. Motivare i dipendenti, infatti, significa innanzitutto provvedere alla loro formazione, dandogli tutti gli strumenti necessari per svolgere al meglio il loro lavoro, e mettendoli nella condizione di acquisire e affinare gradualmente tutte le competenze necessarie al ruolo. Bisogna altresì garantire un piano di carriera che accompagni la persona dalla posizione di ingresso a tutte quelle che potrà andare a ricoprire in futuro, in base ai risultati ottenuti e alle competenze maturate. Nuove responsabilità e nuovi ruoli possono far sentire la persona veramente molto apprezzata e motivata. E ricordati che la remunerazione non è un optional: non fare il tirchio, paga!

7) Sorridi

Per l’amor del cielo, quando sei in ufficio, sorridi! Con questo non voglio dire che devi essere sempre allegro e non puoi lasciar trasparire tue eventuali ansie o preoccupazioni. Dopotutto, se ti sei riconosciuto nel punto 4, sei umano anche tu! Al tempo stesso, ti invito a riconoscere un fatto: per motivare e dare la carica non puoi entrare in ufficio con la nuvola di Fantozzi in testa, né puoi permetterti di scaricare in azienda tutte le tue ansie , perché ciò finirebbe per demotivare anche i tuoi collaboratori, peggiorando la situazione. Perciò, sii positivo e impara a spostare l’attenzione sulle cose che vanno bene, così da lasciarti la serenità necessaria per risolvere quelle che stanno andando male.

Dal mio punto di vista, questi sono i comportamenti imprescindibili che un vero leader deve per motivare i propri dipendenti e collaboratori.

Se vuoi saperne di più e iniziare un percorso che ti porterà ad acquisire le competenze per diventare un grande leader e motivatore, contattami.

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