La comunicazione non verbale (oltre che verbale) dei leader politici è un tema molto interessante e di grande attualità.

Si tratta di un argomento sicuramente complesso e che in generale è pieno di miti da sfatare, su cui è stata fatta anche tanta disinformazione.

Spesso in TV, soprattutto in periodo di elezioni, viene chiesto agli esperti di comunicazione di commentare gli incontri tra leader politici, talvolta cercando un “vincitore”, oppure di dare un parere sui comizi e gli interventi da un punto di vista comunicativo.

In questo articolo voglio porre la tua attenzione su un aspetto fondamentale della comunicazione non verbale e su come osservare e valutare le espressioni facciali ed i segnali del corpo.

Comunicazione non verbale: dati scientifici e interpretazione

Sappiamo quanto è importante curare tutti gli aspetti della comunicazione.

E se sei un politico questa frase assume ancora più rilevanza.

Attraverso la comunicazione devi riuscire ad affermare le tue idee e le tue proposte, devi mostrarti come la scelta giusta rispetto ai tuoi avversari e devi in qualche modo “persuadere” le persone a votare per te o il tuo partito.

Nella valutazione dell’efficacia della comunicazione soprattutto dal punto di vista non verbale, è utile partire da dati derivanti da studi scientifici.

Questo perché gli scienziati che studiano la comunicazione non verbale hanno spesso molti più dati su ciò che accade in una conferenza stampa, in un comizio, in un dibattito elettorale.

Per farti un esempio concreto riguardo le espressioni facciali, i ricercatori spesso trascorrono ore a codificare l’intensità e la durata di oltre 40 movimenti muscolari indipendenti e di micro-espressioni del volto.

Questo modo di raccogliere dati all’interno delle dinamiche sociali ci consente di capire quanto è importante essere cauti nell’interpretare un incontro tra due persone, a maggior ragione se sono avversari politici.

Esistono sicuramente dei dati oggettivi, ma l’interpretazione che ne diamo può essere spesso soggettiva e magari non corrispondente alla realtà.

È per questo che è bene aver chiara una verità sul comportamento non verbale ovvero:

Considera tutte le informazioni come segnali “indicatori” piuttosto che “rivelatori” di ciò che una persona pensa e sente.

Cosa vuol dire?

Te lo spiego subito con un esempio pratico che di certo è più vicino a te.

Comunicazione non verbale: una distinzione fondamentale

L’esempio è questo: una persona che conosci da poco si gratta il naso mentre parlate.

Secondo i diversi tipi di comunicazione non verbale, del linguaggio del corpo e delle espressioni facciali, grattarsi il naso è spesso considerato un segnale “negativo” o rivelatore del fatto che la persona mente.

(Un po’ come il classico esempio secondo cui le braccia conserte o mani incrociate rappresentano un atteggiamento di “chiusura”).

E se invece questa persona ha semplicemente un prurito al naso?

Spesso si dà subito un significato ad un comportamento senza raccogliere correttamente le informazioni.

Per questo è importante distinguere tra osservazione ed interpretazione nella comunicazione non verbale.

L’osservazione riguarda il comportamento osservabile: c’è una persona che si sta grattando il naso con il dito.

L’interpretazione riguarda il significato attribuito all’osservazione: questa persona sta mentendo, sta sul “negativo” e così via.

Nel caso del conoscente che si gratta il naso, basta fare delle semplici domande volte a raccogliere correttamente le informazioni attraverso le risposte della persona che abbiamo di fronte.

Soltanto dopo un po’ di tempo, quando conosceremo gli elementi della comunicazione della persona, avremo maggiori informazioni per interpretare se e come “grattarsi il naso” e “mentire” possono essere collegati (anche se comunque non si può avere l’assoluta certezza).

Soprattutto quando siamo all’inizio e vogliamo capire come interpretare il linguaggio corporeo, va fatta molta attenzione tra osservazione ed interpretazione.

Se ti interessa migliorare tutti gli aspetti della comunicazione e in particolare come adattare il tuo modo di interagire e di comunicare rispetto alle persone che incontri, ti aspetto al mio corso PNL Practitioner.

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Nel frattempo, buone osservazioni e un consiglio: raccogli correttamente le informazioni prima di fare interpretazioni!

Buone Performance!