I KPI cosa sono? Cosa si intende con l’acronimo KPI? Qual è il significato KPI?
E soprattutto: come usare questi “oggetti misteriosi” per moltiplicare i tuoi risultati ed avere tutto sotto controllo?
In questo articolo voglio dare una risposta a queste domande e mostrarti alcuni KPI aziendali e KPI personali da un caso studio di successo per darti prova di come il l’unione di Performance Management e Coaching può moltiplicare performance e risultati.
Leggendo l’articolo troverai anche 6 variabili specifiche per portare il tuo business al successo.
Sei pronto a moltiplicare i tuoi risultati con gli indicatori di performance?
Cominciamo!
KPI definizione e significato
“Ma cosa sono i KPI?”
Una domanda che mi viene posta da imprenditori e manager più spesso di quanto si pensi, sebbene l’acronimo KPI sia ormai entrato nel vocabolario di chiunque si occupi di business e non solo.
KPI sta per “Key Performance Indicator” che in italiano si può tradurre con “indicatore chiave di performance”.
Volendo dare una definizione semplice e comprensibile a tutti possiamo dire che i Key Performance Indicators sono tutti quegli “indicatori che influiscono in maniera determinante sul risultato di una performance”.
Attraverso questi indicatori puoi misurare i risultati di una performance di qualsiasi tipo (aziendale, sportiva, personale) e avere un punto da cui partire per poterla migliorare.
Soprattutto in ambito aziendali definire i KPI è un’attività fondamentale e continuando a leggere scoprirai perché.
KPI aziendali per imprenditori di successo
Facciamo un attimo una premessa.
Forse non ti sei mai chiesta/o i Key Performance Indicators cosa sono, ma il primo dovere di un imprenditore o un libero professionista è proprio stabilire i KPI più efficienti ed efficaci per il proprio business, ovvero quei dati che più di tutti misurano esattamente se i risultati vengono raggiunti o meno e con quale impiego di risorse a disposizione.
Senza indicatori performance aziendale, l’imprenditore rischia di prendere decisioni sulla base di opinioni, senza affidarsi ai fatti ed alla matematica.
Un imprenditore che vuole aumentare il proprio fatturato del 30% in un anno senza stabilire KPI per monitorare i processi aziendali, è come un pilota di Formula 1 che va in pista senza misurare il tempo impiegato per fare un giro di pista.
Invece sai che cosa fa un imprenditore vincente?
Te lo spiego nel caso studio sui KPI che stai per leggere.
KPI Caso Studio: +500% in un settore in crisi
Dopo un mio intervento ad un evento formativo per aziende di serramenti, comincio a seguire 6 imprenditori con un percorso integrato di 6 mesi, al termine dei quali – in un settore notoriamente in “crisi” – registriamo questi risultati di media:
- +33% fatturato
- +17% marginalità su vendita
- +42% tasso di conversione da richiesta di informazioni a preventivo
- +58% tasso di conversione da preventivo ad ordine
- +79% di clienti soddisfatti che hanno generato nuovi lavori per passaparola
Tra i titolari delle 6 aziende, mi colpisce un giovane 30enne molto sveglio, curioso, sempre puntuale ed attento, che vuole proseguire con un percorso di Business Coaching.
Primo appuntamento: mi invita alla sua officina dove lavora ed in effetti mi accoglie in abiti non proprio formali e con le scarpe antinfortunistica.
Davanti a questa scena, taglio corto e gli dico che avremmo avuto bisogno di due cose: un abbigliamento ed una location adeguati al nostro incontro.
Può sembrare qualcosa di esteriore, ma si tratta di un passaggio fondamentale per farlo passare da “operativo” ad “imprenditore”. Ed è solo il primo passo!
Il ragazzo va a casa rapidamente, ritorna ed andiamo nel miglior bar della zona.
Come da prassi nella mia attività di Business Coaching, gli somministrai il check up dell’imprenditore, uno strumento di analisi molto efficace per ridurre i margini di errore ed essere più rapidi nel raggiungimento degli obiettivi.
I risultati dell’assessment iniziale del giovane imprenditore sono stati:
- Talento: 6
- Competenze: 2
- Idee: 7
- Marketing: 1
- Persone: 0
- Errori di Gestione: 3
Iniziammo il lavoro sul Talento a partire dalle aree più sviluppate: la più marcata era la determinazione, l’area di miglioramento era l’organizzazione.
La prima sessione di Coaching fu incentrata sul Time Management e nelle successive lavorammo su come gestire il tempo e la presentazione agli appuntamenti con i clienti.
Iniziai a spiegargli la differenza delle tre aree funzionali all’azienda: produzione, amministrazione e vendita (la più importante). È molto frequente invece che all’ultima si dedichi minore attenzione.
Sin dal primo momento, il giovane ha avuto il grande merito di impegnarsi veramente tanto, eseguendo alla perfezione i piani d’azione condivisi. Ha iniziato a dividere le sue giornate tra gli appuntamenti commerciali (richieste di preventivo e sopralluoghi presso i clienti) e quelli di produzione (produzione delle finestre e posa in opera) gestendo il tempo da vero professionista del Time Management.
Attraverso gli indicatori di performance che abbiamo definito insieme, il costante monitoraggio KPI effettuato e l’analisi KPI derivante dai dati raccolti, ha avuto dei miglioramenti che mai avrebbe immaginato.
Che risultati ha ottenuto?
Oggi è uno dei più cari nel suo settore, ma offre un servizio unico che non è neanche paragonabile a quello degli artigiani, ha aumentato la sua produttività e ha un’organizzazione aziendale con indicatori di performance che gli permettono di avere sotto controllo i risultati della sua azienda e migliorarli giorno dopo giorno.
Sei incuriosita/o anche tu su come moltiplicare performance e risultati?
Moltiplica i tuoi risultati coi KPI del Business Coaching
Per moltiplicare i tuoi risultati ed avere un nuovo punto di vista sul significato di performance in modo misurabile e rapido, una sessione di Business Coaching è – come hai visto dal caso studio – uno strumento di grande efficienza.
In una sessione di Business Coaching infatti si fissano subito gli obiettivi aziendali e successivamente si stabiliscono i KPI più efficienti in funzione dei risultati da ottenere.
Ad maiora
Dr Roberto Castaldo