La stanchezza mentale nello sport è probabilmente uno degli aspetti più difficili da gestire per un atleta che vuole ottenere il massimo dalle proprie performance sportive.
Vale ovviamente per gli sportivi professionisti che competono ai massimi livelli, ma lo stesso discorso può essere fatto anche per chi pratica sport a livello semi-professionistico o amatoriale.
Per darti un’idea voglio raccontarti proprio la mia esperienza.
Come sai, sono anche allenatore di basket e negli ultimi anni mi è capitato di allenare soprattutto squadre senior semi-professionistiche. Stiamo parlando di adulti che giocano a buon livello ma che, nella maggior parte dei casi, hanno un altro lavoro oltre la pallacanestro.
Quindi immagina un ragazzo che dopo una giornata di lavoro, viene ad allenarsi o a giocare una partita. La sua lucidità e freschezza mentale non può essere massima. Siamo umani e lo stress di una giornata di lavoro si fa sentire.
A questo si deve aggiungere la stanchezza mentale che deriva dallo sforzo fisico della prestazione sportiva.
Insomma il cervello e il fisico di questi ragazzi è messo a dura prova.
Così mi sono chiesto: in questa situazione, come posso aiutarli ad ottenere performance migliori?
Innanzitutto, come faccio sempre, mi sono messo a studiare e ad approfondire il tema della stanchezza mentale.
Di seguito leggerai le informazioni più importanti che devi conoscere sull’argomento e di come aiuto i miei giocatori e i miei clienti a gestire lo stress e la stanchezza mentale per performance migliori.
Cos’è la stanchezza mentale
Tra i tanti libri e articoli accademici che ho letto (scrivimi in privato se hai bisogno di una bibliografia approfondita sul tema) ho riscontrato di frequente una definizione di stanchezza mentale che possiamo considerare condivisa.
La stanchezza o affaticamento mentale è uno stato psico-biologico causato da periodi prolungati di impegnativa attività cognitiva e caratterizzato da sensazioni soggettive di “stanchezza” e “mancanza di energia”.
Stiamo parlando quindi di uno stato soggettivo, biologico, fisico e mentale in cui una intensa attività cognitiva rende stanchi e con poche energie.
In una situazione del genere ovviamente le performance ne risentono e il risultato che puoi ottenere sarà con ogni probabilità compromesso.
Un discorso che vale per le performance nello sport ma anche in altri ambiti della vita come ad esempio quello lavorativo.
Qui voglio focalizzarmi sulle performance sportive ed è arrivato il momento di capire in che modo la stanchezza mentale influisce sulle prestazioni degli atleti.
Come la stanchezza mentale influenza le performance sportive
È evidente che una persona stanca mentalmente non può rendere al meglio.
Nello sport questo aspetto è ancora più amplificato perché si cumulano la stanchezza mentale accumulata prima e durante la performance sportiva.
Cosa accade nello specifico?
Ecco i principali effetti della stanchezza mentale sugli atleti:
- uno sforzo fisico percepito più elevato
- una limitazione delle prestazioni di resistenza a breve termine
- un minore livello di attenzione
- una ridotta capacità di utilizzare informazioni importanti in modo efficiente
- un’esecuzione tecnica dei movimenti meno precisa
- un maggiore tempo di reazione nel prendere decisioni immediate
- un aumento degli errori commessi dai singoli atleti
Come puoi notare, la stanchezza mentale ha un effetto negativo su varie abilità e compromette le prestazioni di resistenza, le prestazioni motorie, le prestazioni tecniche e le prestazioni decisionali.
In sostanza l’affaticamento mentale ha un impatto importante sulle performance degli sportivi e soprattutto sul risultato finale.
Vediamo quindi come un atleta può prepararsi e può gestire la stanchezza mentale.
Come gestire la stanchezza mentale per performance migliori
Appurato che la stanchezza mentale influenza le performance di qualsiasi sportivo, professionista o amatoriale che sia, vediamo come è possibile gestirla.
Innanzitutto la parola d’ordine è: PREPARAZIONE.
Così come vengono allenati gli aspetti tecnici, uno sportivo deve prendersi cura e allenare anche gli aspetti mentali.
Prepararsi ad affrontare situazioni di stanchezza mentale prima, durante e dopo la performance sportiva è fondamentale.
Come fare?
Ciò che consiglio sempre ai miei clienti è creare una serie di abitudini che aiutano a gestire momenti in cui la mente è sotto pressione e sotto sforzo (per capire come impostare delle routine efficaci, questo libro è l’ideale).
Si può ad esempio meditare o scegliere delle tecniche di rilassamento prima della gara oppure utilizzare delle tecniche di respirazione che alleviano l’affaticamento mentale durante la competizione.
Altro consiglio, che rientra sempre nella preparazione, è utilizzare le tecniche di visualizzazione così da prevedere anche situazioni di stanchezza mentale durante la gara.
Ovviamente devi sapere come utilizzarle in modo efficace ed è meglio farsi guidare da un professionista.
Voglio però sottolineare che ognuno deve trovare la propria strada nel gestire situazioni di stress e di stanchezza mentale nello sport e non solo.
In questi casi, soprattutto se c’è di mezzo il lavoro e le performance professionali, l’ideale è affidarsi ad un coach e farsi guidare per evitare che le proprie performance ne risentano.
Da anni, oltre ad allenare nel basket, seguo atleti professionisti di tutti gli sport proprio nel gestire gli aspetti mentali della loro professione attraverso il coaching.
Se vuoi ottenere risultati eccellenti nel tuo sport, affidarti ad un coach è la scelta migliore che puoi fare.
Ti saluto con una frase che mi piace ripetere anche ai miei giocatori:
“Con il talento e la tecnica si diventa atleti. Ma è con la testa che si diventa campioni”